Manifatturiero, retail, smart working: quando la connettività cambia il modo di fare impresa
La gestione delle reti aziendali è un fattore strategico che, dopo la pandemia, inciderà sempre di più sul business e sulle possibilità di sviluppo. Ecco quali sono le ricadute concrete delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro
Sono passati poco più di vent’anni, eppure è difficile ricordare come si viveva e si lavorava ai tempi del modem 56k, della tecnologia Wap o Gsm. La pandemia, poi, ha costretto a ripensare l’approccio al lavoro, dimostrando la centralità della connettività aziendale. Com’è cambiata e come cambierà?
Smart working: non si torna indietro
I lavoratori da remoto sono passati da 570mila nel 2019 a un picco di 6,5 milioni durante il lockdown di marzo 2020
La necessità di gestire il lavoro da remoto (spesso non ancora smart working) ha reso chiaro quanto sia importante dotarsi di infrastrutture evolute: i network aziendali hanno dovuto supportare incrementi di traffico notevoli e imprevisti, sia su rete fissa che mobile. Al termine dell’emergenza, ci sarà un parziale ritorno al passato, ma il processo in atto non è reversibile. Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, l’impatto del Covid-19 sul numero di smart worker è stato fortissimo: da 570mila lavoratori nel 2019, si è passati a un picco di 6,5 milioni durante il lockdown di marzo 2020. E nel post pandemia continueranno a lavorare da remoto fino a tre giorni alla settimana oltre cinque milioni di persone. Numeri che coinvolgono circa il 97% delle grandi organizzazioni, il 94% delle pubbliche amministrazioni e il 58% delle Pmi.
La connettività al centro
Le reti sono il sistema nervoso delle imprese: garantiscono l’accesso rapido e sicuro alle informazioni e permettono ai collaboratori di lavorare in qualunque luogo condividendo dati e flussi di lavoro.
In questo nuovo scenario, caratterizzato da un mutamento radicale e repentino delle modalità operative delle imprese e delle abitudini dei dipendenti, le reti e la qualità dei servizi hanno un ruolo fondamentale: le infrastrutture tecnologiche e le piattaforme collaborative hanno un’incidenza diretta sulla qualità del lavoro e sui risultati del business. Le reti sono il sistema nervoso delle imprese: garantiscono l’accesso rapido e sicuro alle informazioni e permettono ai collaboratori di lavorare in qualunque luogo condividendo dati e flussi di lavoro.
Non solo informatica
Se nella finanza e nell’Ict (Information and communications technology) era prevedibile un incremento verticale del lavoro da remoto, una connettività all’avanguardia sta avendo un impatto enorme anche in settori tradizionalmente meno vicini al digitale.
La metà delle maggiori imprese manifatturiere europee ha sviluppato soluzioni con il supporto dell’AI (69% in Germania, 47% in Francia e 33% nel Regno Unito)
Fonte: Capgemini Research Istitute
Nel manifatturiero, ad esempio, gli impianti produttivi rendono necessarie nuove forme di gestione del lavoro, anche attraverso un controllo da remoto di macchine e manutenzione. Una rete veloce e affidabile è essenziale nel cammino dell’Industria 4.0, dove la progettazione, i processi produttivi sempre più connessi e automatizzati sono governati da software, con il supporto di IoT e intelligenza artificiale. Uno studio pre-pandemia del Capgemini Research Istitute evidenziava come circa metà delle maggiori imprese manifatturiere europee aveva sviluppato soluzioni con il supporto dell’AI (il 69% in Germania, il 47% in Francia e il 33% nel Regno Unito) per ridurre i costi operativi, migliorare la qualità, aumentare la produttività.
Una nuova idea di negozio
Nel retail (così come per la logistica e i trasporti), la riorganizzazione del lavoro passa da un nuovo rapporto tra mondo fisico e digitale e dal ripensamento degli spazi, con l’e-commerce che acquisisce sempre più rilevanza accanto ai punti vendita. Le tecnologie di rete devono garantire la gestione di una grande mole di traffico e di dati. Sono la base per offrire un’esperienza utente evoluta a clienti sempre più esigenti, ormai abituati a utilizzare servizi digitali. Un’architettura di rete veloce, flessibile e agile è indispensabile anche per garantire servizi e assistenza nei punti vendita, connettendo tra loro store a volte molto distribuiti a livello geografico.
5G, la nuova generazione del lavoro
In Italia, tra il 2021 e il 2025, il 5G porterà 209,8 miliardi di euro di vendite aggiuntive nei settori dei servizi professionali, manifatturiero e retail
Il 5G permette di navigare più velocemente, di connettere molti più dispositivi senza ricadute sulle loro prestazioni e di abbattere i tempi di latenza. Ecco perché è destinato a trasformare il mondo delle imprese, dando uno slancio definitivo a tecnologie quali IoT, guida autonoma, Industria 4.0. Secondo una ricerca condotta da Accenture e commissionata da Qualcomm, infatti, il 5G giocherà «un ruolo fondamentale nella ripresa mondiale post-Covid-19: in Italia, tra il 2021 e il 2025, il consolidamento dello standard di rete porterà 209,8 miliardi di euro di vendite aggiuntive nei settori dei servizi professionali, manifatturiero e retail». Con «2,26 milioni di potenziali nuovi posti di lavoro e un’aggiunta al Pil nazionale di 95,8 miliardi di euro».
Nuove reti per nuove aziende
In un mondo aziendale sempre più orientato verso la digitalizzazione, il video streaming e l’adozione di servizi cloud, i network tradizionali potrebbero non bastare. L’architettura Wan, infatti, ha uno scarso controllo delle performance delle applicazioni, non offre una chiara visibilità dei processi e incontra maggior difficoltà di implementazione. Occorrono soluzioni che evitino di sprecare tempo e risorse necessari a configurare ogni server, switch o router; gestiscano un volume di dati in esponenziale aumento; siano più reattive in caso di attacchi informatici; rispondano alle richieste di utenti che esigono servizi disponibili 24 ore su 24.
La risposta, tra le soluzioni offerte da Vodafone Business a Pmi e grandi aziende, si chiama SD-WAN (Software-Defined Network). È una tecnologia che, grazie a un “livello virtuale” che si sovrappone alla rete fisica, garantisce – tra gli altri – tre grandi vantaggi: consente un controllo e una gestione semplici e centralizzati del traffico, per dare priorità alle applicazioni essenziali per il business; permette di implementare con facilità nuovi siti, applicazioni e funzionalità; e garantisce manutenzione e configurazione immediate di tutti i dispositivi connessi.
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