Il mix energetico previsto nel mondo, 2018-2040
Dal 1977, l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) ha messo insieme il World Energy Outlook, un rapporto annuale molto atteso che guarda al futuro della produzione e del consumo di energia su base globale.
Nell’ultima edizione, il rapporto approfondisce due scenari politici molto diversi che aiutano a illustrare le scelte e le conseguenze che abbiamo davanti a noi.
In questo post, vedremo ogni scenario politico e poi approfondiremo i numeri associati per ciascuno, mostrando come influenzano il mix energetico globale previsto dal 2018 al 2040.
Gli scenari dei criteri
L’AIE basa le sue proiezioni su due scenari politici:
- Scenario dei
criteri dichiarati Questo scenario è destinato a riflettere l’impatto dei quadri di politica pubblica esistenti, incluse le intenzioni dei criteri annunciate. - Lo scenario
di sviluppo sostenibile Questo scenario delinea un’importante trasformazione del sistema energetico globale, in linea con il raggiungimento delle componenti relative all’energia degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, come la riduzione delle emissioni di carbonio.
Nessuno dei due scenari è tecnicamente una previsione; l’AIE ritiene che entrambi gli scenari siano possibili.
Tuttavia, questi dati possono ancora fornire un utile punto di partenza per i decisori e gli investitori che cercano di leggere le foglie di tè. I paesi si atterranno ai loro piani attuali o saranno smantellati in nome di iniziative più audaci e sostenibili?
Scenario 1: Criteri dichiarati
Il grafico odierno mostra i dati corrispondenti a questo scenario di criteri, come rettificato da CAPP.
Vedi i dati sull’uso dell’energia riportati di seguito, mostrati in termini di milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtoe):
2018 | 2030 | 2040 | Stima % del mix (2040) | |
---|---|---|---|---|
olio | 4,500 | 4,750 | 4,900 | 28% |
gas naturale | 3,500 | 3,900 | 4,500 | 25% |
carbone | 3,850 | 3,900 | 3,750 | 21% |
Altre energie rinnovabili | 300 | 750 | 1,300 | 7% |
Bioenergia moderna | 700 | 1,050 | 1,300 | 7% |
nucleare | 700 | 800 | 900 | 5% |
Biomassa solida | 650 | 600 | 550 | 3% |
idro | 350 | 450 | 500 | 3% |
Totale globale | 14,550 | 16,200 | 17,700 | 100% |
Nota: i dati si basano sulle stime di conversione CAPP e vengono arrotondati ai 50 Mtoe più vicini.
Nello scenario delle politiche dichiarate, il petrolio sarà la più grande fonte di energia nel 2040, che costio circa il 28% del mix energetico globale – e il gas naturale sarà proprio dietro di esso, per il 25% dell’approvvigionamento.
Il consumo di carbone, in calo sui mercati occidentali, rimarrà coerente con i livelli del 2018 grazie alla crescente domanda in Asia.
Nel frattempo, l’energia rinnovabile (escluso l’idroelettrico) vedrà una rinascita impressionante, con questa categoria (che include eolico, solare, geotermico, ecc.) che aumenta la sua porzione nel mix di oltre il 300% in 22 anni.
Scenario 2: Sviluppo sostenibile
Lo scenario di sviluppo sostenibile dell’AIE è molto diverso dallo status quo, come mostrato di seguito:
Fonte: AIE
Il contrasto tra l’energia necessaria nelle proiezioni delle Politiche Dichiarate (STEPS) e dello Sviluppo Sostenibile (SDS) è netto, che va da un aumento di 2.500 Mtoe a una diminuzione di 800 Mtoe dei consumi totali, trainata dai settori residenziale e dei trasporti.
In questo scenario, l’uso di energia rinnovabile per il consumo di elettricità (incluso l’idroelettrico) dovrebbe aumentare di 8.000 TWh in più, con alla fine più della metà in Asia.
Energia rinnovabile (generazione di elettricità) | 2018 | 2040 | % aumento |
---|---|---|---|
Politiche dichiarate | 6.800 TWh | 18.049 TWh | 165% |
sviluppo sostenibile | 6.800 TWh | 26.065 TWh | 283% |
In questo scenario trasformativo e ambizioso, l’uso di combustibili fossili crollerebbe. Il consumo di carbone scenderebbe di circa il 60%, il consumo di petrolio del 30% e il ruolo del gas naturale nel mix energetico rimarrebbe stagnante.
Due scenari, un percorso
Entrambi gli scenari sono una possibilità, ma in realtà probabilmente ci troveremo da qualche parte tra i due estremi.
Ciò rende queste due linee di base un punto di partenza utile sia per gli investitori che per i decisori. A seconda di come pensi che i governi, le aziende e le organizzazioni agiranno, puoi quindi regolare le proiezioni di conseguenza.
Tratto dal Visual Capitalist, pubbicato il 3.02.2020, di Jeff Desjardins