I primi 25 paesi con il maggior numero di data center
I data center sono spesso considerati la spina dorsale del mondo digitale, che alimenta tutto, dai social media al cloud computing.
In questo grafico visualizziamo quanti ne ha ogni paese, a marzo 2024, utilizzando i dati di Cloudscene (accessibile tramite Statista).
Dati e punti chiave
I numeri che abbiamo utilizzato per creare questo grafico sono inclusi nella tabella sottostante. Il totale globale è di 11.800.
I paesi con il maggior numero di data center includono gli Stati Uniti (45,6% di quota del totale), la Germania (4,4%) e il Regno Unito (4,4%).
Il boom dei data center in America
Con quasi la metà del totale globale, gli Stati Uniti sono il leader indiscusso quando si tratta di informatica.
Negli ultimi anni, i grandi conglomerati tecnologici del paese (ad esempio Microsoft, Amazon) hanno investito miliardi in infrastrutture digitali e intelligenza artificiale.
Il costo di tutta questa potenza di calcolo è l’aumento del consumo di energia. Per contestualizzare, l’elaborazione media di una query ChatGPT richiede 10 volte più elettricità rispetto a una ricerca tradizionale su Google.
Secondo Goldman Sachs Research, i data center saranno il principale motore della futura domanda di elettricità degli Stati Uniti. Entro il 2030, i data center rappresenteranno l’8% della domanda totale, rispetto al 3% del 2022.
La Cina deve farcela da sola
A causa della guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti, che hanno vietato l’esportazione di chip avanzati come GPU Nvidia, la Cina deve ora progettare e costruire i propri chip.
Secondo CNBC, la produzione di chip è una sfida più grande della loro progettazione.
Questo perché la Cina non ha un’azienda nazionale in grado di produrre semiconduttori all’avanguardia. Questo tipo di competenza può richiedere molti anni per essere sviluppata.
Inoltre, l’attrezzatura necessaria per produrre questi chip proviene esclusivamente dall’olandese ASML, a cui è stata vietata anche l’esportazione in Cina.
Tratto dal Visual Capitalist, pubblicato il 21 gennaio 2025, di Marcus Lu, grafica/design Anna Diederichs