I maggiori rischi globali del 2023
Il profilo dei rischi che il mondo deve affrontare è in continua evoluzione. Eventi come l’invasione dell’Ucraina dello scorso anno possono inviare onde d’urto attraverso il sistema, cambiando radicalmente la percezione di quali siano i maggiori rischi per l’umanità.
Il grafico di oggi riassume i risultati del Global Risks Report , una pubblicazione annuale prodotta dal World Economic Forum (WEF). Fornisce una panoramica dei rischi globali più urgenti che il mondo sta affrontando, individuati da esperti e decisori.
Questi rischi sono raggruppati in cinque categorie generali: economico, ambientale, geopolitico, sociale e tecnologico.
Immergiamoci nei risultati di quest’anno.
Profilo di rischio del 2023
Nella parte medio-bassa del grafico ci sono i rischi che potrebbero avere gravi ripercussioni, come attacchi con armi nucleari o biologiche, ma che sono stati evidenziati da un minor numero di esperti.
Nel quadrante in alto a destra del grafico ci sono i rischi menzionati da numerosi esperti e che stanno mettendo a dura prova la società. Non sorprende che i rischi principali siano legati a questioni che hanno un impatto su un’ampia varietà di persone, come l’aumento del costo della vita e l’inflazione . Quando beni di prima necessità come il cibo e l’energia diventano più costosi, ciò può alimentare disordini e instabilità politica, in particolare nei paesi che avevano già un malcontento latente. Il WEF sottolinea che i soli aumenti dei prezzi del carburante hanno portato a proteste in circa 92 paesi.
Un rischio che vale la pena tenere d’occhio è il confronto geoeconomico , che include sanzioni, guerre commerciali, controllo degli investimenti e altre azioni che hanno l’intento di indebolire i paesi che ricevono. Gli sforzi per mitigare questo rischio si traducono in alcuni dei temi chiave che vediamo per il prossimo anno . Un esempio è l’ onshoring delle industrie, e il “friend-shoring”, che consiste essenzialmente nel trasferire le operazioni in un paese straniero che ha relazioni più stabili con il proprio paese d’origine.
Quanto siamo preparati?
Una cosa è essere consapevoli dei rischi, ma un’altra è avere la capacità di scongiurare gli eventi negativi quando si realizzano.
Il grafico sottostante mostra quanto siamo preparati a livello globale per affrontare tipi specifici di rischi che potrebbero sorgere nei prossimi anni.
In cima alla classifica ci sono i rischi che gli esperti ritengono che la società sia meglio attrezzata per gestire con i piani e le risorse attuali. Spostandosi verso la parte inferiore del grafico ci sono rischi che gli esperti ritengono più una minaccia poiché i meccanismi per gestirli sono deboli o inesistenti.
Gli esperti sono generalmente più fiduciosi nelle soluzioni nei settori militare o sanitario. Le sfide ambientali e sociali lasciano la politica e i decisori meno fiduciosi.
Un’osservazione significativa dai dati di cui sopra è che nessuno dei rischi ha lasciato la maggioranza degli esperti fiduciosi nella nostra capacità di prevenire il verificarsi del rischio o preparati a mitigarne l’impatto. Dato che il 2020 si preannuncia come un decennio turbolento, questo potrebbe essere motivo di preoccupazione.
Tratto dal Visual Capitalist, pubblicato il 13 gennaio 2023, di Nick Routley