Ecco quali sono i lavori del futuro
Il digitale è un elemento comune a molte mansioni. Tra le competenze più utili c’è la capacità di gestire ed elaborare informazioni
I lavori del futuro saranno diversi da quelli che conosciamo oggi. E su questo ci sono pochi dubbi. Più difficile è capire in che modo si evolveranno. Il lockdown ha offerto indizi importanti: espressioni come smart working, trasformazione digitale, e-commerce e Industria 4.0 sono diventate di pubblico dominio, accelerando trend già in essere da anni. Tra le professioni che, grazie al digitale, avranno uno spazio sempre maggiore ci sono di sicuro quelle legate alla Data Analysis.
L’evoluzione del lavoro
Nei prossimi tre anni nasceranno 97 milioni di nuovi posti di lavoro
Visto l’argomento, non si può fare altro che partire dai dati. Il report “Future of Jobs 2020” del World Economic Forum stima che nei prossimi tre anni, a livello globale, l’evoluzione del mondo del lavoro determinerà la nascita di 97 milioni di nuove opportunità occupazionali, a fronte di 85 milioni di posti destinati a scomparire.
Il dossier 2020 Unioncamere-Anpal evidenzia che, entro il 2024, ci sarà una richiesta di 2,7 milioni di occupati, nella maggior parte dei casi con una formazione evoluta. Secondo il Dossier Excelsior Covid-19, la maggioranza delle aziende italiane ha dichiarato che, per fare fronte all’innovazione, dovrà adottare azioni di reskilling (formazione e corsi di aggiornamento) del personale già presente in azienda.
Le opportunità della data economy
Molte delle nuove opportunità arrivano dalla cosiddetta data economy, traducibile con economia del dato. Si fonda sulla capacità, da parte di istituzioni e imprese, di dare ordine alla quantità crescente di informazioni digitali. Solo sapendo aggregare, gestire e interpretare correttamente l’enorme mole di dati veicolata dalle moderne tecnologie, le aziende saranno in grado di aumentare le proprie performance.
L’Italia, per il momento, è in ritardo: secondo un’analisi di EY presentata al Capri Digital Summit 2020, il nostro Paese genera il 20% del totale dei dati prodotti in Europa, ma ne sfrutta appena il 10%. Una risorsa sprecata, visto che la data economy italiana potrebbe generare almeno il 2,8% del Pil, ossia circa 50 miliardi di euro.
I lavori del futuro
I professionisti di domani dovranno saper tradurre grandi quantità di dati in concetti astratti e strategie aziendali. Secondo Adecco, le dieci figure più ricercate dai datori di lavoro saranno ad alto livello di digitalizzazione e legate a cloud computing, cybersecurity, intelligenza artificiale e robotizzazione.
È il caso, ad esempio, del Data Scientist, che organizza e analizza grandi quantità di dati con l’ausilio di software progettati ad hoc. Un’indagine dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano afferma che, nel 2020, il 49% delle grandi aziende ne ha inserito uno all’interno del proprio organico.
Il dato sale ancor di più per Data Analyst (nel 76% delle grandi imprese), Data Engineer (58%) e Data Visualization Expert (52%). Emergono anche il Big Data Developer, che sviluppa strumenti, soluzioni e processi per immagazzinare, analizzare e trasformare i dati; il Blockchain Developer, che implementa sistemi per uno scambio di dati sicuro e protetto; e l’Analytics Translator, una figura intermedia tra la scienza dei dati e una competenza legata al business in cui opera l’azienda.
La ripartenza passa dagli analytics
La crisi generata dal Covid-19 ha allargato il divario fra le aziende mature, capaci di accelerare la propria strategia basandosi sui dati, e quelle più tradizionaliste: proprio l’approccio analitico ha permesso loro di reinventarsi e riorientare i propri servizi quasi in tempo reale.
Eppure, nonostante le evidenze, secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, meno del 30% delle Pmi sfrutta soluzioni in cloud e solo una su due ha compiuto degli investimenti in attività di analisi dati lo scorso anno. Assieme a 5G e reti, sono aree su cui puntare, anche per massimizzare le opportunità offerte dal Recovery Plan. Anche grazie all’aiuto di professionisti in grado di supportare e guidare le imprese nel loro percorso.
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